DAINESE cessa la produzione in Italia

Secondo quanto riportato dal Corriere, la produzione del marchio veneto si sposterà tutta all'estero. Subito 120 dipendenti in cassa integrazione

Duro colpo per un simbolo del made in Italy d'eccellenza: la Dainese, storico produttore vicentino di abbigliamento motociclistico (e, prima ancora, da sci) che negli anni ha vestito decine di campioni, da Agostini a Biaggi a Rossi, termina la produzione nello stabilimento di Molvena, spostandola all'estero (sono già presenti due stabilimenti in Tunisia).
Secondo quanto pubblicato questa mattina dal Corriere del Veneto, dopo aver dichiarato un calo di fatturato del 25% nel 2009 rispetto all'anno precedente (che già aveva fatto registrare una sensibile contrazione), l'azienda ha raggiunto un accordo con sindacati e Provincia di Vicenza e metterà in cassa integrazione straordinaria 120 dipendenti: 80 di questi, tra un anno saranno in mobilità o licenziati.
«Nel 2009 la crisi ha picchiato duro sul settore motociclistico, in particolare sul mercato dei prodotti per moto superiori ai 300 cc - ha dichiarato al Corriere Giuseppe Sforza, segretario regionale della Filcem Cgil - a Molvena un centinaio di dipendenti ha fatto cassa integrazione ordinaria da marzo a venerdì scorso, quando dopo due mesi di trattative abbiamo firmato l'accordo. Di fatto va a cessare la produzione di tute in Italia, eccetto una ristretta nicchia di qualche centinaio di capi.
Il piano industriale presentato, comunque, ci sembra valido e l'azienda prevede di mettere in produzione entro fine anno le tute-airbag, ma questo comporterà solo l'assunzione di qualche tecnico. A noi hanno riferito che nel 2009 c'è stato un calo di fatturato del 25%, ma nel 2010 potrebbe andare ancora peggio: siamo molto preoccupati, inutile negarlo».

argento ha scritto:Secondo quanto riportato dal Corriere, la produzione del marchio veneto si sposterà tutta all'estero. Subito 120 dipendenti in cassa integrazione.

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E non sara' l'ultima azienda a chiudere i battenti nel Bel Paese..
Ma la domanda e' : tutta 'sta gente a spasso cosa mi combinera' ? :?: :?: :?:
Oramai i distretti industriali sono saltati uno dopo l'altro...mi sa che siamo un po' nella

Saigo T.

Sicuramente la crisi è responsabile per una buona percentuale, ma la qualità dei prodotti (che è andata scemando negli ultimi anni) ha fatto il resto.

Norge in piega ha scritto:Sicuramente la crisi è responsabile per una buona percentuale, ma la qualità dei prodotti (che è andata scemando negli ultimi anni) ha fatto il resto.

No Vlad, qui devo contraddirti.

Il problema semmai è l'opposto: molti consumatori e molte aziende nell' approvvigionarsi oramai rincorrono solo il prezzo, a scapito della qualità. L'industria italiana, che aveva proprio nella qualità la leva con la quale battere la concorrenza emergente, è andata in buca.

Con i prezzi in continuo calo, il costo di mano d'opera insostenibile sta uccidendo i comparti manufatturieri, e questo purtroppo è riconosciuto persino dai sindacati (con i quali ho spesso a che fare ultimamente.. )

La crisi poi ha dato il colpo di grazia.

siamo al solito ritornello....non possiamo competere con i mercati emergenti sono troppo competitivi sui prezzi...ed ultimamente anche sui prodotti, crisi a parte un marchio come Dainese se sposta la produzione all'estero dovrebbe allora calare anche i prezzi al cliente invece mi sà che....

... e c'è da capire quanto di ciò che vende è prodotto in Italia, se qui ha 250 dipendenti comprese le menti pensanti e lì ha già 500 dipendenti mi sa che è da mo che ce lo becchiamo in "saccoccia" ( inteso come si intende da noi in Italia )

I miei stivali "degli stivali" che ho dovuto acquistare repentinamente e fortuitamente, per nascondere la misera verità al Rottweiler, presso lo spaccio Dainese di Bolzano Nord, immediatamente dopo avere "misurato" di mio il raggio dell'ultimo tornate Sondrio - Passo Aprica l'estate scorsa, sono made in Romania.
A conferma del Norge pensiero: qualità pessima (130,00 iurinos senza avere sollevato questioni di prezzo, meno sconto 20% per acquisto c/o spaccio).

Se mi avessero dato stivali decenti ad un prezzo adeguato, non avrei dovuto riapprovigionarmi di nuove calzature dopo 6/7 mesi e ... non sarei qui a lamentarmi.

Ora, conoscendo, sebbene parzialmente, le dinamiche delle aziende, mi trovo altrettanto d'accordo nel sostenere che le nuove necessita' di mercato siano causa effetto della decisione di Dainese, ma vorrei anche sollevare qualche dubbio su tale strategia poiche' l'industria italiana, IMHO, non mi pare attrezzata per sostenere la propria sopravvivenza con la rincorsa al ribasso dei prezzi poichè il costo del lavoro resta quello che è.
A questo punto Dainese mi prende per il cuBo perche' tenterà di fornirmi prodotti di qualità medio bassa, occultata dal prestigio del marchio sostenuto con ricche sponsorizzazioni in motoGP.

eeee si.... non ci sono più le cose di una volta....
i miei "vecchi" stivali Dainese, che oramai hanno visto mezza Europa con circa 80000km sul groppone con le estremita' esterne limate dalle pieghine (come delle firme d'autore) mi ci trovo ancora benissimo all'interno c'è scritto (non si è ancora scolorito) made in italy, mi ero riproposto di dare un'occhiata per sostituirli ma provando i nuovi modelli Dainese.......credo che ci farò ancora qualche km

Aquilotto69 ha scritto:eeee si.... non ci sono più le cose di una volta....
i miei "vecchi" stivali Dainese, che oramai hanno visto mezza Europa con circa 80000km sul groppone con le estremita' esterne limate dalle pieghine (come delle firme d'autore) mi ci trovo ancora benissimo all'interno c'è scritto (non si è ancora scolorito) made in italy, mi ero riproposto di dare un'occhiata per sostituirli ma provando i nuovi modelli Dainese.......credo che ci farò ancora qualche km

oppure SIDI ...

IO HO DEI SIDI...MA MI SA CHE SONO GIA' DI LAVORAZIONE ESTERA
EPPOI PER PIACERE CAMBIATE DISCORSO.....MEGLIO NON PENSARE AL LAVORO SENNO'...... .....QUI MARCA MALE......

giovaber ha scritto:IO HO DEI SIDI...MA MI SA CHE SONO GIA' DI LAVORAZIONE ESTERA....

allora non sono SIDI

Argy, occhio a non prendere cantonate tra causa ed effetto.

Piaccia o no, anche se fa articoli del tutto di nicchia, Dainese è una industria simil-tessile, e sicuramente manufatturiera.

Questa chiusura non è che il completamento di un processo irreversibile, iniziato tempo fa quando ha delocalizzato le prime produzioni.

Il decadimento della qualità è L'EFFETTO, non la causa, di questa delocalizzazione: la CAUSA vera è il costo del lavoro elevato.

Poi, che Dainese, come i marchi di alta moda, delocalizzi nonostante venda a prezzi esorbitanti, è vero e molto discutibile come etica.
Ma lo può fare perchè è appunto in segmenti di moda e/o specializzati.

Ma l'amara verità è che l'industria manufatturiera italiana deve sopportare costi (e non solo per il personale) che la rendono poco competitiva. E questo non è vero solo per le aziende manufatturiere.

Qualcuno di voi ha mai provato a gestire che so, un esercizio pubblico? Avete presente gli adempimenti necessari per mandarlo avanti? Per fare un esempoi, la ex 626 ora 81, ossia la tanto paventata "normativa europea" per la sicurezza? bene. Provate ad entrare in un bar o ristorante in Francia: lì l'Europa non c'è?? E in germania? e in Spagna?

vabbè va, lasciamo perdere perchè già mi monta il sangue alla testa...

e a me il sangue serve altrove.....

RoiDagobert ha scritto:Argy, occhio a non prendere cantonate tra causa ed effetto.

...
Il decadimento della qualità è L'EFFETTO, non la causa, di questa delocalizzazione: la CAUSA vera è il costo del lavoro elevato.

...

No, certo Roi, io ho riferito di causa effetto rispetto alle necessita' di stare sul mercato: qualità e costo.
Evidente mi sono spiegato male.

Capisco il tuo sangue che va alla testa, prova a metterti a testa in giu e gambe in su, magari ... risale la china e si posiziona al posto giusto.

ma! io come molti altri devo purtroppo guardare anche al prezzo anzi direi che ha una grossa importanza
al momento ho dei giali pagati 84 euri c'è scritto made in italy non sono sicuro di ciò, però sono comodi non ci piove pur non avendo nessuna membrana a marchio conosciuto e il prezzo mi sembra favorevole altri marchi tipo quello di cui si parla li vedo in giro ad almeno il doppio, per l'uso che ne faccio mi sembrano otimi
certo questanno in garage sono addirittura eccellenti..però
della dainese ho 2 giacche in cordura con menbrana a marchio suo antipioggia
oramai avranno una decina di anni le pagai 450mila e sembrano ancora nuove
eccezionali!
per contro devo dire che ho un giubbotto in cordura con un anno di differenza
marchio befast pagato 70mila lo presi come giubbino estivo ma con inbottitura invernale e membrana antiacqua
bè da non credere a fatto la solita riuscita delle giacche pagate enormemente di più
sia in estate che in inverno
allora come si spiega tutta questa differenza di prezzo? solo nel fatto che è prodotta in italia?
allora dal prossimo anno le tute dainese le potrmmo comprare senza pensarci a prezzi più che popolari....................sbaglio?

adelmo ha scritto: ...
allora dal prossimo anno le tute dainese le potrmmo comprare senza pensarci a prezzi più che popolari....................sbaglio?

mi sa di si, sbagli ...

Ma i 500 dipendenti in Tunisia oggi cosa producono? selle per cammelli? o turbanti per i beduini? meditate gente, meditate

argento ha scritto:

adelmo ha scritto: ...
allora dal prossimo anno le tute dainese le potrmmo comprare senza pensarci a prezzi più che popolari....................sbaglio?

mi sa di si, sbagli ...

lo credo anche io ma avrei una mia idea
io sono il consumatore quindi posso decidere come voglio da chi comprare
bene certamente non quel marchio così come altri che fanno operazioni del genere
ma credo che anche questa sia un utopia

E io mi limiterò a boicottare dainese....visto che ero un buon cliente!

Io sono il consumatore ma non posso acquistare perchè non lavoro più.

Allora quel marchio può produrre ma fra poco più nessuno compra...almeno quì

come non compro però altre marche e allora.......

Importiamo importiamo dalla cina , dalla corea , dalla tunisia ma il mercato non assorbe l'offerta...........


Tristezza

gufrea ha scritto:Ma i 500 dipendenti in Tunisia oggi cosa producono? selle per cammelli? o turbanti per i beduini? meditate gente, meditate

Infatti ho scritto:

Questa chiusura non è che il completamento di un processo irreversibile, iniziato tempo fa quando ha delocalizzato le prime produzioni.

Il decadimento della qualità è L'EFFETTO, non la causa, di questa delocalizzazione: la CAUSA vera è il costo del lavoro elevato.

secondo me si è perso il buonsenso da tutte le parti!

Non è che producendo a minor costo e vendendo allo stesso prezzo qualcuno guadagna di più?

Wobos ha scritto:secondo me si è perso il buonsenso da tutte le parti!

Beh dai, almeno qui sull'Enthusiastic non ne abbiamo mai fatto uso. Siamo gente coerente noi...

gufrea ha scritto:Non è che producendo a minor costo e vendendo allo stesso prezzo qualcuno guadagna di più?

e infatti ho scritto anche

Poi, che Dainese, come i marchi di alta moda, delocalizzi nonostante venda a prezzi esorbitanti, è vero e molto discutibile come etica.
Ma lo può fare perchè è appunto in segmenti di moda e/o specializzati.

Bevuto bene stasera???

RoiDagobert ha scritto:

Wobos ha scritto:secondo me si è perso il buonsenso da tutte le parti!

Beh dai, almeno qui sull'Enthusiastic non ne abbiamo mai fatto uso. Siamo gente coerente noi...